Costi della sanatoria di interventi edilizi che non hanno determinato la realizzazione di nuove volumetrie 10. Ovviamente ciò vale solo per il pregresso e non per le nuove assunzioni. In conclusione per quanto concerne la questione degli educatori professionali il comma 517 della legge di bilancio 2019 ha da un alto rasserenato un grande numero di educatori professionali socio pedagogici che potranno continuare a operare nel socio sanitario, scongiurando altresì di mettere in ginocchio il sistema dei servizi socio sanitari accreditati e ha messo i presupposti per avviare un iter di unificazione sotto un medesimo collegio e albo di due profili professionali che hanno nella visione educativa la cifra del loro operare. I primi operano limitatamente agli aspetti motori i secondi invece perseguono finalità riabilitative. Per iscriversi al corso bisogna avere uno dei seguenti requisiti: UDINE. È del tutto erroneo leggere questo come una sorta di sanatoria. Questo per far capire che il dibattuto comma 275, ora comma 517 della legge di bilancio 2019 approvata, la legge 145/2018, non è un colpo di mano, ma semplicemente il ripristino di quello che doveva essere lo spirito originario del DDL, almeno per quanto riguarda la figura dell’educatore professionale socio pedagogico. Concorsi educatori e operatori: inoltro domande a settembre Bandi di concorso pubblico destinati a educatori-educatrici asilo nido e a operatori educativi OEPA da inserire nelle sedi scolastiche. Requisiti richiesti a seguito di un lungo, pasticciato, mal interpretato iter legislativo svoltosi mentre educatori titolati e non combattevano quotidianamente la malattia mentale con stipendi spesso inferiori ai mille euro mensili, in molti casi corrisposti anche ratealmente a causa di una perenne crisi e con le tredicesime mensilità a ripianamento dei debiti societari annuali, in quanto quasi tutti Soci Lavoratori. Riguarda, infatti, non solo stranieri ma anche cittadini italiani. Si tratta della parola socio-sanitario, che si trasforma in socio-assistenziale. Una rivista da leggere e un libro da conservare. In realtà seguendo la logica e l’iter del DDL Iori-Binetti si evincono due elementi fondamentali[1], che sono da tutti condivisi. Dal 2018 e fino al 2020 sarà necessario conseguire i 60 Cfu nelle discipline elencate nel parere del CUN e che di seguito si riportano: Nikolajewka ONLUS e Consigliere Regionale e Nazionale di Federsolidarietà-Confcooperative. Il 594 nell’assegnare il settore socio assistenziale, non interdice di fatto altri settori e lascia libere per esempio le regioni di impiegare questa figura anche nei servizi socio sanitari. Essa serve, sostanzialmente, per dichiarare e legittimare abusi edilizi commessi in un passato, più o meno recente. In sintesi il DDL Iori aveva definito due profili che trovavano un punto di contatto proprio nel socio sanitario, l’educatore professionale socio pedagogico si muoveva dal socio assistenziale fino al socio sanitario, mentre l’educatore socio sanitario, dal socio sanitario al sanitario. Il famoso comma 275 (ora comma 517 della legge di bilancio 2019) consente agli educatori professionali socio pedagogici di operare all’interno di presìdi socio assistenziale e socio sanitari limitatamente agli aspetti socio-educativi, cioè non riabilitativi, e scardina l’automatismo per il quale la sola firma del progetto educativo all’interno del socio sanitario configuri un abuso di professione. L’ormai passata legge di bilancio 205/17, attraverso il comma 594 e successivi, cerca in qualche modo di riassumere un disegno di legge noto come Iori-Binetti, DDL S 2443, dove si definiva la figura dell’educatore professionale secondo due declinazioni, quello socio pedagogico e quello socio sanitario. Il limite agli aspetti socio educativi è la cifra della distinzione tra le due figure, e per capire cosa significa bisogna andare di nuovo alle origini dell’iter, quando il provvedimento veniva preliminarmente presentato e spiegato. Anche alla luce del 599, l’ente gestore dovrebbe comunque assumere, ai fini della soddisfazione di requisiti di accreditamento, tanti educatori professionali, pari al numero di educatori senza qualifica e “conservati” secondo quel comma[4], che pare nato per scoraggiare il licenziamento dell’operatore, piuttosto che come deroga o sanatoria per carenza del titolo. [5] Atti Parlamentari n.2656-3247-A, pag. By joining, or logging in via Facebook, you accept Change.org’s Terms of Service and Privacy Policy. Dice poco. 14. Nelle oltre quattrocento strutture comunitarie a carattere residenziale per pazienti portatori di handicap psico fisico, operano, per la stragrande maggioranza, “ Educatori senza titolo”. EDUCATORI SENZA TITOLO: CONTINUA LA CAMPAGNA USB PER LA SANATORIA E LA FORMAZIONE GRATUITA. © 1994-2020 Vita Società Editoriale S.p.A. legge di bilancio 205/17, attraverso il comma 594 e successivi, ora comma 517 della legge di bilancio 2019 approvata, la legge 145/2018. Con l’approvazione della Legge Iorila professione di educatore professionale pedagogista viene per la prima volta tutelata e riconosciuta e l’obiettivo è non solo riconoscere il ruolo fondamentale degli educatori in ambito sociale, pedagogico e sanitario, ma anche accrescere la qualità delle relazioni e prevenire i cas… Cosi come non è riuscito negli anni l'Ente pubblico dal momento che i corsi di formazione erano a numero chiuso e tale numero era di molto inferiore alla richiesta e necessità del settore. Un intervento sorprendente, perché proviene dallo stesso area politica che ha cercato di cancellare il 275. Nazionale - mercoledì, 6 febbraio 2019. Join Maurizio and 28 supporters today. Chiedono una sanatoria che regolarizzi, una volta per tutte, il ruolo degli educatori senza titolo. agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse; assistenza alla persona, lavoro domestico, antecedentemente al 31 ottobre 2019. *Massimiliano Malè, pedagogista, è Direttore dei Servizi della Coop. Una difformità edilizia è un illecito penale,che consiste nel realizzare un intervento edilizio senza permesso di costruire (licenza, concessione a seconda del periodo di edificazione), senza autorizzazione o comunicazione al Comune. Sanatoria senza confini per il lavoro irregolare in agricoltura, servizi assistenza alla persona e domestici. Stavo dimenticando una cosa importante. 1, Una sanatoria, l'ultima, che regolarizzi situazioni instabili, che valorizzi il lavoro svolto, che tuteli la storia di molti servizi attivi sul territorio, che permetta alle nuove generazioni col titolo, formate in un momento storico che … Sfuma la sanatoria regionale per 6000 operatori sociali privi di titolo Trieste Nei giorni scorsi il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia non è riuscito ad approvare una norma che proponeva una sostanziale sanatoria per migliaia di “educatori privi di titoli” ed Oss (operatori socio sanitari) da riqualificare. Tutt’altro. Flavia Piccoli Nardelli, pubblicato dall’ANIPED. La notizia dell’approvazione definitiva della Legge Iori è stata annunciata con un comunicato stampa della Presidente della Commissione Cultura, l’On. Prima di iniziare i lavori il cittadino chiede all’ufficio Comunale di competenza quai fossero gli oblighi previstiper eseguire i lavori. Questa distinzione risuona anche in una frasetta presente nell’art. Non voglio farti preoccupare, molte difformità possono essere sanate, cioè regolarizzate, convertendo il reato in una sanzione pecuniaria. Se dal DDL al comma per l’educatore professionale socio pedagogico s’è ridotto il settore operativo, per l’educatore socio sanitario si è esteso, dal momento che il DDL in origine lo aveva ristretto al solo socio-sanitario e sanitario. Nella legge di bilancio 2019 abbiamo avuto la "sorpresa" del comma 283-bis e quater. Apprezziamo l'ennesimo sforzo, seppur anacronistico, per il riordino del settore psichiatrico piemontese, da troppo tempo ingarbugliato e non omogeneo. Forse qualcuno potrebbe pensare che l’educatore socio pedagogico rappresenti un risparmio per le casse degli enti. Anche se non tutti ha potuto formarsi indipendentemente dalla propria volontà, va riconosciuto il fatto che un triennio di formazione e/o una laurea specifica debbano essere riconosciute e salvaguardate ma non si può pensare che un esercito di persone che in moltissimi casi ha esperienze decennali alle spalle, che ha già pagato lo scotto di non poter accedere alla formazione, con conseguente perdita retributiva e di livello, oggi rischi addirittura di essere messo alla porta perché “non ha i requisiti”. Eppure un risparmio c’è, eccome. Ma aldilà di contestare la contraddizione di politica interna a una stessa area, il 283-bis (ora comma 537 della legge di bilancio 2019 approvata), che deroga l’iscrizione all’albo per operatori anche senza titoli, ma con dimostrabile anzianità di servizi, non deve essere visto come il male assoluto. Paradossalmente, all'interno dei servizi, le uniche differenze tra chi ha il titolo e chi non ce l'ha è unicamente nel livello contrattuale e conseguentemente in quello retributivo. Il problema è che la conservazione dell’esercizio dell’attività - con l’esplicita esclusione che che questo comporti anche una qualificazione - non fornisce altresì qualifica “rendicontabile” come richiesto in genere dai sistemi di accreditamento. Ciò che manca ai primi, per marcare la differenza , è un percorso formativo professionale triennale sino a pochi anno fa gestito dall'Ente pubblico (Regione, Provincia) poi bruscamente interrotto a favore di un apposito corso di laurea oggi in inter facoltà di Medicina, che, anche volendo, non riesce a formare tutto il personale necessario. Consiglio di Stato: la legittimazione a chiedere la sanatoria edilizia è in capo a più soggetti che, astrattamente, possono aver concorso a realizzare l'abuso, fermo restando che non tutti, indifferenziatamente, possono richiedere, senza il consenso dell'effettivo titolare del bene sul quale insistono le opere, una concessione che potrebbe risolversi in danno per lo stesso Non importa che abbia realizzato un condominio abusivo o un piccolo bagno, resta sempre un reato. [2] Una simile distinzione potrebbe essere pensata anche per educatori motori (laurea in scienze motorie) e fisiokinesiterapisti. Sfuma la sanatoria regionale per 6000 operatori sociali privi di titolo Trieste Nei giorni scorsi il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia non è riuscito ad approvare una norma che proponeva una sostanziale sanatoria per migliaia di “educatori privi di titoli” ed Oss (operatori socio sanitari) da riqualificare. 5. Anche perché nel gennaio 2018, la Legge 3 (Lorenzin) nel riordinare le professioni sanitarie, ha un contraccolpo non indifferente sugli educatori professionali socio pedagogici. Dalla lettura combinata emerge chiaro che si tratta di un tentativo del legislatore di non produrre un secondo caso esodati. Letto in questa prospettiva quindi il comma 517 della legge di bilancio 2019 semplifica ulteriormente il processo di avvicinamento delle due figure. Tra gli scopi dell’emendamento alla legge di bilancio 2019 c’è anche la ... pari al numero di educatori senza qualifica e ... piuttosto che come deroga o sanatoria per carenza del titolo. In alcuni frangenti, per piccole difformità, potrebbe essere sufficiente anche solo presentare una CILA in sanatoria, pratica leggermente più semplice e meno onerosa della SCIA. Mi pare ragionevole! Ciò al fine di salvaguardare le persone che attualmente svolgono il lavoro di pedagogista, pur in possesso di altro titolo. I soggetti che, alla data di entrata in vigore della presente legge, hanno svolto l'attivita' di educatore per un periodo minimo di dodici mesi, anche non continuativi, documentata mediante dichiarazione del datore di lavoro ovvero autocertificazione dell'interessato ai sensi del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, possono continuare ad esercitare detta attivita'; per tali soggetti, il mancato possesso della qualifica di educatore professionale socio-pedagogico o di educatore professionale socio-sanitario non puo' costituire, direttamente o indirettamente, motivo per la risoluzione unilaterale dei rapporti di lavoro in corso alla data di entrata in vigore della presente legge ne' per la loro modifica, anche di ambito, in senso sfavorevole al lavoratore.” Legge 205/17. In altri termini entrambi possono fare cose simili, ma il socio pedagogico opera interventi privi dell’elemento riabilitativo (in senso medico), mentre il socio sanitario può prevedere trattamenti i cui esiti possono anche essere riabilitativi[2]. Questa petizione aveva 29 sostenitori. Con qualche esempiovorrei farti capire c… Saranno tre gli anni della sanatoria che consentirà ai non laureati di regolarizzare la propria posizione e di conseguire la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico. Nelle oltre quattrocento strutture comunitarie a carattere residenziale per pazienti portatori di handicap psico fisico, operano, per la stragrande maggioranza, “ Educatori senza titolo”. Sono in particolare gli educatori dell’area della disabilità e dei minori, gli operatori della salute mentale, gli operatori sociali della cooperazione sociale B. E per dipanare la matassa non solo a livello regionale ma anche nazionale degli “Educatori non professionali” si è pensato a una nuova legge che, se approvata, avrebbe funzione di sanatoria generalizzata a livello nazionale. Quindi essendo il comma 517 della legge di bilancio 2019 il ripristino della sostanza dalla Iori-Binetti, non si comprendono le posizioni di chi sostiene che questo alimenti o ritardi il percorso verso l’unificazione. Invece, la lettura del 594 combinata con la legge Lorenzin non lascia scampo agli educatori professionali socio pedagogici, che dopo anni di onorato servizio, rischiano di incorrere in uno dei tanti paradossi kafkiani nostrani: operando nei presidi socio sanitari possono incorrere nel reato di abuso di professione… di professione educativa (SIC!). Nel settore delicatissimo della tutela del minore, la "sanatoria" dei senza titolo. Con una petizione diffusa sulweb e rivolta ai consiglieri regionali dell’Emilia Romagna, all’Università e alla Lega delle Cooperative, gli Educatori Uniti Contro i Tagli danno inizio ad una mobilitazione che, dicono, non si fermerà finchè la sanatoria non verrà approvata. Un risparmio sulla collettività: evitare un secondo caso esodati, oppure che si inventi un surrettizio e oneroso sistema di riqualifica a spese di qualcuno o della comunità è in effetti un risparmio per tutti. Era evidente che, a fronte di percorsi formativi differenti, l’educatore professionale socio pedagogico e quelllo socio sanitario dovevano anche avere qualche prerogativa professionale differente: ebbene quel limite esclude dal campo di azione dell’educatore professionale socio pedagogico un qualsivoglia azione riabilitativa. La "sanatoria" degli educatori. Infatti, nei commi 598 e 599 ciò che è previsto per gli educatori avrà valore anche per i pedagogisti. [3] “599. L'obiettivo è ambizioso: arrivare nel triennio di applicazione della legge Iori (2019-2021) a riqualificare i quasi duemila educatori privi di titolo operanti nel settore in Friuli Venezia Giulia. La legge 30 dicembre 2018, n. 145, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021, regola la materia all’art. Queste figure professionali, svolgono le mansioni degli “Educatori Professionali” dai quali differiscono non per funzioni ma per livello di inquadramento contrattuale. Tra gli scopi dell’emendamento alla legge di bilancio 2019 c’è anche la necessità di non mandare in crisi il sistema dei servizi, che si avvale di circa 150mila educatori, la stramaggioranza con titoli utili alla qualifica di educatore professionale socio-pedagogico. L’errore sarebbe considerare ciò come un punto d’arrivo. Maurizio Pizzasegola needs your help with “Sanatoria per gli Educatori senza Titolo”. Infatti la sua lettura deve essere combinata con quella degli altri commi della L. 205/17. Perciò gli enti che credono di risparmiare, è meglio cambino lavoro, perché non sanno fare i conti. Soc. Non si tratta di una differenza minimale, anzi. Non so rispondere, in termini generali, ma se questo portasse a una visione unitaria della o delle figure dell’educatore professionale non ci sarebbe nulla da eccepire. Il 2018 ci consegna novità importanti per Educatori e Pedagogisti: il riconoscimento delle professioni pedagogiche Legge di Bilancio, LEGGE 205/2017 – Commi 594-595-596-597-598-599-600-601. 3 del DDL S. 2443. Buongiorno, sono un educatore senza titolo, sono attualmente iscritta ad un corso da 60 CFU presso un’ università on-line per l’anno accademico 2020/2021. Il Comune ha risposto che gli interventi dichiarati dal cittadino rientrano tra quelli di “Edilizia Libera” quindi non necessitano di una pratica edilizia CILA. Il corso è annuale e si consegue presso le università, anche in modo telematico, e prevede il conseguimento di 60 CFU. Stavo quasi dimenticando un altro comma della trascorsa legge di bilancio, il comma 596. Nulla di più falso, perché affinché possa venire rendicontato come educatore professionale è necessario che venga anche inquadrato al corretto livello. “Sanatoria per gli educatori senza titolo”, parte petizione giovedì 8 Gennaio 2015 Redazione Zeroincondotta Acabnews Bologna , Lavoro e precarietà , Welfare Educatori Uniti contro i tagli: “Chiediamo la regolarizzazione di una professionalità e di un lavoro sul territorio che già esistono e che rivestono un’importanza enorme e primaria”. In relazione alla sanatoria Ater riservata a quanti hanno occupato senza titolo un alloggio di E.R.P. parlamentari, questa volta per sanare la situazione degli educatori, non sempre laureati come EP Socio Sanitari, operanti nei servizi sanitari. EDUCATORI SENZA TITOLO: CONTINUA LA CAMPAGNA USB PER LA SANATORIA E LA FORMAZIONE GRATUITA Nazionale, 06/02/2019 Dopo le interlocuzioni al Senato con la presidente della commissione lavoro, oggi USB ha incontrato la deputata Marialucia Lorefice del M5S, presidente della commissione affari sociali della Camera, per esporre le giuste ragioni degli educatori senza titolo, … Un cittadino esegue esegue lavori edilizi per rinnovare i servizi igienici nella propria abitazione senza alcun titolo abilitativo (CILA). Ammissibilità di una procedura di sanatoria per piccoli ampliamenti abusivi realizzati prima del 1967 9. [4] In realtà probabilmente il 599 non salvaguarda nemmeno il posto di lavoro, ma questo è un tema da giuslavoristi. Il primo è un dato: coloro che operano nei servizi come educatori professionali si contano con cifre a 5 zeri, quindi non si tratta di una sacca residuale di operatori; il secondo è che il provvedimento doveva avviare un percorso di unificazione delle due figure. Saranno tre gli anni della sanatoria che consentirà ai non laureati di regolarizzare la propria posizione e di conseguire la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico. Nessuno invece cita che finalmente dopo quasi un ventennio viene finalmente sanata un’altra situazione kafkiana, tramite il comma 283-quarter (comma 539 della legge di bilancio approvata), che riguarda l’aberrante posizione professionale di migliaia di educatori professionali che si sono diplomati nel periodo contumacia normativa a seguito delle previsioni del D.Lgs.502/92. Sappiamo anche che ogni riforma porta con se dei corredi e quasi sempre in questi corredi ed in queste specifiche discussioni torna la questione dei “minutaggi erogati” e dei “titoli degli operatori” Ebbene, proprio su questo ultimo aspetto, proponiamo un salto in avanti. Appare evidente e logico che la conseguenza di questa qualità professionale escluda l’educatore socio pedagogico dall’intervento squisitamente sanitario, post acuto, dove risulta chiaro e lampante la necessità di trattamento riabilitativo. sanatoria per gli Educatori senza Titolo. Una nuova occasione per gli “educatori privi di titolo” 18 Gennaio 2019. Per gli stranieri disoccupati prevista, inoltre, la possibilità di regolarizzare il soggiorno in Italia richiedendo un permesso di sei mesi Il comma 594 riprende alla lettera o quasi l’art. Dice in sostanza che l’educatore professionale ai sensi del D.M. "Senza titolo" dal 2017 cura Scegli il Contemporaneo, un progetto culturale continuativo che ha l'obiettivo di facilitare la fruizione del contemporaneo a Roma, mettendo in relazione musei, mostre, opere, architetture, luoghi e progetti, a partire da un tema. Questo al contrario è solo il punto di partenza per riformulare le competenze e i contenuti formativi necessari all’educatore professionale per operare in modo efficace nei diversissimi settori del mondo socio assistenziale, socio sanitario e sanitario. Il corso per educatore professionale consente il completamento della formazione degli educatori senza adeguato titolo di studio. Corso per educatore professionale. “O quasi”, perché si potrebbe dire che nella sostanza dicono la stessa cosa se non fosse per una parola. I sottoscritti firmatari, richiedono l'avvio di una seria discussione con le parti interessate al fine di valutare la possibilità di un percorso di sanatoria per gli Educatori senza titolo, che accompagni dignitosamente queste figure professionali alla conclusione del percorso lavorativo con conseguente rimodulazione del settore dal punto di vista formativo. https://www.change.org/p/sanatoria-per-gli-educatori-senza-titolo?recruiter=false&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition, This site is protected by reCAPTCHA and the Google. 8. Non è chiaro se sia stata la solita “manina”, se è una semplificazione, oppure un vero e proprio disegno ordito da chissà quali lobbi complottiste - prego il lettore di notare l’ironia -, fatto sta che se tutto si fosse fermato al comma 594, gli enti gestori del socio sanitario, avrebbero avuto ben poco di cui preoccuparsi. Vero è che nel DDL le due figure sono distinte (del resto lo stato di fatto è questo). Una parola che dal DDL al comma della legge di bilancio è cambiata. Chi sostiene l’inutilità dell’intervento lo fa alla luce comma 599 della precedente legge di bilancio, che riporto integralmente in nota[3]. Anche questo comma ha origine del DDL S 2443, e anche in questo caso la trasposizione risente di una qualche differenza. In questo caso il problema viene scaricato sull’ente gestore in regime di accreditamento, che in genere rendiconta le qualifiche e non le attività. Un rinculo imprevisto e doloroso. È per questo necessario che l’educatore socio pedagogico sia iscritto in una sezione ad hoc dell’albo? Si potrebbe persino avanzare che i due profili sono quasi identici, fanno le stesse cose, con gli stessi strumenti - pedagogici -, salvo che gli uni possono effettuare trattamenti riabilitativi e gli altri no. La manovra 2019 salva chi esercita professioni sanitarie senza titolo, ma non tutti sono d’accordo facebook 9 twitter copia link altro L’emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle dà il via libera a tutti i professionisti che esercitano da anni ma che non sono iscritti agli albi professionali sanitari. Il tema è però complesso, e l’anomalia va ricercata nella Legge Lorenzin che non ha previsto modalità per conciliare le situazioni professionali pregresse, dovute a un panorama formativo non certo omogeneo e coerente, a carenza di professionisti qualificati, e a corsi di laurea a numero chiuso nonostante un’esuberante richiesta sul mercato del lavoro. Anzi alle origini del DDL Iori-Binetti[5], c’era anche l’auspicio di massima semplificazione nel caso in cui un profilo di educatore avesse voluto acquisire anche l’altro profilo. Sforzo che comunque pare palesarsi più in una revisione e livellamento delle quote retta che non ai reali bisogni di servizi da troppo tempo in sofferenza. Dopo l’en plein registrato a Portogruaro con 300 frequentanti, forse il corso più partecipato della Penisola, una nuova occasione di formazione per gli “educatori privi di titolo” arriva dall’Università di Udine, con scadenza perentoria per le iscrizioni entro lunedì 21 gennaio. È vero che è stato attaccato in particolare dalle associazioni di alcune professioni sanitarie. 3, comma 1, del DDL e poi ripresa nel anche nel comma in questione, che suona così: gli educatori e i pedagogisti «operano [...], nei servizi e nei presìdi socio-sanitari limitatamente agli aspetti socio-educativi» - il sottolineato è mio. In altri casi, le asfittiche economie degli Enti gestori, in gran parte organizzazioni di terzo settore, già sofferenti per cronici ritardi nei pagamenti e strangolati dalla carenza di liquidità finanziaria non riuscivano a sostituire l'operatore che eventualmente avesse frequentato il corso, per tanto non iscriveva nessuno. Facciamo ora il punto. 520/98 da ora in avanti si chiamerà educatore professionale socio sanitario. Ovviamente, il titolato vale più del non titolato. Bene la riorganizzazione, bene l'omogeneità ma adesso occorre pensare anche agli addetti del settore, una volte per tutte senza “se” e senza “ma”, senza perdere di vista un altro fondamentale aspetto: il Piemonte oggi non avrebbe un numero sufficiente di Educatori Professionali per sostituir i non rofessionali. Inoltre specifica, che nella guida fiscale dell’Agenzia delle Entrate non sono fornite indicazioni in … Una sanatoria che regolarizzi la posizione lavorativa e restituisca dignità agli “educatori senza titolo”, equiparando la loro professionalità a quella di coloro che il titolo lo hanno conseguito. Maurizio Pizzasegola ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a educatori. Rilascio di titolo abilitativo edilizio in sanatoria ed illecito paesaggistico 11. Sin qui, nessun intento polemico tra colleghi.

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