Infatti, al DVD di durata complessiva di 123 minuti (con un quarto d'ora di materiale inedito, frutto di un nuovo confronto tra studente e insegnante di sostegno), si aggiunge un libretto di 160[71] pagine che si suddivide in più parti e che si apre con l'intervista della giornalista Elena Sani a Guzzanti e Serena Dandini, i quali, a distanza di dodici anni, raccontano le origini del personaggio (Lorenzo) e i successivi sviluppi che ne hanno definito la precisa identità. Guzzanti ha scritto fino ad ora cinque libri e quattro volumetti a corredo del supporto visivo (VHS o DVD) dei suoi spettacoli e contenenti brevi commenti dell'autore e i copioni di ciascun opera. Altre frasi ad effetto sono state pronunciate nel corso degli sketch televisivi nei quali Guzzanti compariva imitando un determinato personaggio. Alla fine del 2008, in collaborazione con l'amico "Lillo" Petrolo, ha realizzato insieme a Victoria Cabello la parodia di un'esibizione live dei Ricchi e Poveri risalente al 1984, dove veste i panni del tastierista Franco Gatti; la scenetta è stata poi usata come sigla di chiusura della trasmissione Very Victoria, condotta dalla stessa Cabello e in onda su MTV. Di sicuro, però, è tutt'altro che in «grossa crisi». [91], Al contrario, l'attore valuta positivamente internet e i blog, come quello di Beppe Grillo, visti come una nuova forma di comunicazione difficilmente censurabile e come «un vulcano pronto ad esplodere». Questo volume risale al 1998 e incorpora i due lavori precedenti, unificando in un singolo tomo le originali poesie de Kipli e le taglienti affermazioni di grande attualità di Rokko Smithersons, agli effervescenti motti di spirito del guru con il camice bianco.[68]. Il tour, aggiornato continuamente da Guzzanti a quelle che sono le novità politiche e sociali degli ultimi tempi, è ripreso nella stagione autunnale 2009 e dopo una breve interruzione a cavallo del 2010, è terminato il 13 febbraio 2010. Liv Liberty ha nove anni, Lars Lincoln sette e Liam Lexington quattro. A marzo dello stesso anno l'autore televisivo Antonio Ricci, ideatore del programma Striscia la notizia, rispose alle critiche dei fratelli Guzzanti, che lo accusavano di fare satira di destra, dichiarando che la propria satira è di ispirazione «gramsciana e nazionalpopolare», arrivando ad affermare che vengono affrontati più temi cari alla sinistra «in una settimana di programmazione di Striscia piuttosto che nell'intera carriera di ambedue i fratelli», ritenendo la loro comicità obsoleta e ferma agli anni 1980. [22] Nel frattempo scrisse e pubblicò Il libro de Kipli, dove raccolse le battute delle sue più fortunate creazioni televisive e antologizzò anche molte delle "perle di saggezza" che dispensava alla fine di ogni puntata di Avanzi. Corrado Guzzanti truffato per otre dieci anni: "un buco da oltre 900mila euro. 1 I Like 0 comments ... Ditelo oggi, che d'amore non si muore, ditelo qui, al funerale di mia moglie!...Continua Nascondi. Guzzanti, in quanto accanito difensore della libertà di parola, disprezza profondamente la censura e l'apostrofa con l'espressione «È come avere i ladri in casa». [49], Guzzanti fu poi ospite del divano del talk show Parla con me, la nuova trasmissione di Serena Dandini, in sole due occasioni: la prima vestendo nuovamente i panni di Giulio Tremonti[50], la seconda irrompendo in studio a bordo di una camionetta e relativi squadristi, con la divisa di Barbagli e recitando un monologo sulla recente situazione politica italiana, dal punto di vista di una persona trasportata nel 2000 direttamente dal Ventennio. [86] Una capacità che però non deve essere sfruttata con un eccessivo presenzialismo. Dentro. Lo scopo di questo progetto è costruire un punto di riferimento per questa parte di pubblico e allestire così un «anticontenitore»[89] che dia la possibilità a personalità dello spettacolo di esibirsi liberamente, senza timore di incorrere nella censura. Pandemia: 1 donna su 2 costretta a rinunciare al futuro, Marilyn Manson: l’arrivo del nuovo disco «We Are Chaos», Abbonati e regala Vanity Fair! Con queste finalità, in collaborazione con il gruppo editoriale della BUR, Guzzanti ha contribuito a creare una collana editoriale, la senzafiltro, che pubblica su supporto cartaceo o digitale le opere di attori professionisti (e spesso di idee riformiste) che, oscurati, epurati o semplicemente ignorati dai consueti canali televisivi, vogliono rivolgersi ad un pubblico più ampio, numericamente e ideologicamente, di quello che si incontra a teatro. [54][55], Nel 2007 il film ottenne la candidatura al David di Donatello per la migliore canzone originale, vinto da La Paranza di Daniele Silvestri, colonna sonora di Notturno bus. Mi hanno pignorato anche la casa", racconta in tribunale il comico. Essa è inevitabilmente di parte; infatti, recitando un brano di satira, ogni attore esprime sul fatto di cui parla un chiaro punto di vista, che dipende dalle sue idee e dal suo carattere. Le volgarità fanno raramente parte dei manoscritti di Guzzanti, che evita quasi sempre la battuta con la "parolaccia" improvvisa, usualmente molto efficace a suscitare la risata dell'ascoltatore. Corrado Guzzanti in La seconda che hai detto dal palco del #vanityfairstories. Come secernere agli esami è il titolo di un cofanetto, pubblicato dalla BUR senza filtro nel 2005, contenente il meglio della trasmissione Maddecheao' (datata giugno 1993), sia su supporto cartaceo che video. Infamoni, Bertinotti: la nuova strategia della Sinistra... (Corrado Guzzanti), Raitre: a "tunnel" torna Sabina Guzzanti | Agi Archivio, Guzzanti Recital - Romano Prodi alla stazione, Corrado Guzzanti - Ugo Intini (Non Può Crollare Il Sistema) Comici Avanzi 1993 - YouTube, Tremonti: non ci fosse stata la crisi... (Corrado Guzzanti), Avanzi - Corrado Guzzanti nei panni di Vittorio Sgarbi, impeccabile critico d'arte, Dai retta a un cretino. [26], All'inizio del 1994, Guzzanti apparve di nuovo sul grande schermo recitando una piccola parte all'interno del settimo dei dieci episodi di De Generazione, pellicola sperimentale del cinema thriller ed horror. [24], Nell'autunno del 1992 riprese a collaborare alla stesura dei testi della nuova edizione di Avanzi, sempre condotta da Serena Dandini, con la quale instaurò un rapporto di stima professionale e personale, forte a tal punto da creare un sodalizio destinato a durare moltissimi anni. Prenditela con me." [13], Dopo avere frequentato il liceo scientifico (dove raccolse una bocciatura)[14] e la facoltà di Filosofia presso l'Università "La Sapienza" di Roma,[15] senza però conseguire la laurea, esordì come autore scrivendo un pezzo per un provino della sorella Sabina. Il comico «alla Zelig»[79] è per Guzzanti un semplice intrattenitore che non sfrutta appieno le sue potenzialità e si limita all'utilizzo dei meccanismi consolidati della comicità, come la semplicistica caricaturizzazione dei difetti (molto spesso, banalmente, quelli fisici), più facilmente riconoscibili del potente o famoso di turno, oppure delle più insolite ma riconosciute abitudini che la società ha fatto proprie; fin quando un attore basa la sua esibizione su queste strutture generiche e superficiali, questo riscontrerà nel gruppo sociale o dell'individuo che viene satirizzato una forma di approvazione. Come già accennato, la censura è una pratica di cui, da sempre, si fa largo uso per limitare la libertà di espressione e per eliminare qualsiasi forma di opposizione al pensiero dei potenti, che si trasforma in verità assoluta dopo avere zittito tutte le opinioni discordanti. Poco dopo, insieme a Marco Marzocca, scrisse il copione della nuova pièce teatrale ... La seconda che hai detto! Nata come "costola" di Avanzi, la rubrica nella quale la conduttrice romana, che interpretava il ruolo di insegnante, ironizzava con Lorenzo sull'imminente esame di maturità di quest'ultimo, fu tramutata così in un vero e proprio show, dove i due protagonisti cercavano di esorcizzare le paure e i patemi degli studenti italiani che si apprestavano ad affrontare la delicata prova scolastica. In un'altra puntata della trasmissione, la Dandini lanciò un breve filmato contenente i "dietro le quinte" del nuovo film di Guzzanti Fascisti su Marte, che si apprestava ad uscire al cinema con una versione di durata più che doppia rispetto alla versione del 2003. [6] Tra il 2002 e l'anno successivo condusse insieme a Marco Marzocca Il caso Scafroglia, corrosiva striscia satirica quotidiana in cui Guzzanti chiarì definitivamente al pubblico le sue convinzioni politiche. La vita sentimentale di Corrado Guzzanti è sempre avvolta da un'aura di mistero. Si tratta di un bimbo musulmano e l’accaduto darà vita ad un dibattito, ricco di colpi di scena, che vedrà protagonisti il preside (Corrado Guzzanti), la maestra (Lucia Mascino), il bidello e sua moglie (Valerio Aprea e Iaia Forte) e naturalmente la mamma del bambino, insieme a sua suocera (Kasia Smutniak e … È figlio del giornalista Paolo e nipote dell’ex ministro Elio, ed è una cosa piuttosto strana, visto il suo orientamento politico piuttosto orientato a sinistra, da sempre poco in linea con quello dei parenti sopracitati. Il santone, visibilmente spiazzato dalle parole del cantautore, se la cavò facendosi cambiare la domanda in un semplice «che ore sono?», rispondendo con finta aria di supponente superiorità intellettuale e chiedendo di andare avanti con le domande, facendo intendere di non aver tempo da perdere per questioni tanto banali. [100]», Bossi dimostrò di non apprezzare il proprio clone, dando vita ad una controversia destinata a durare qualche settimana. Corrado Guzzanti è un comico, imitatore, attore, sceneggiatore, regista e cantante italiano. Usando le parole dello stesso Guzzanti, il personaggio viene «spulciato e masticato»,[80] e l'insieme di tutte queste azioni costituisce un rituale necessario per impossessarsi del modo di essere della "vittima", la quale, nella seconda e ultima fase, viene fornita di uno o più elementi di novità che l'arricchiscono artisticamente rendendola, agli occhi dello spettatore, originale e differente e allo stesso tempo riconoscibile. Corrado Guzzanti è nato a Roma il 17 maggio del 1965 e oggi compie 52 anni. Ha 42 anni ma è ancora considerata la “piccola” dei Guzzanti. [56], All'inizio del 2008, Corrado Guzzanti ha partecipato come guest star alla fiction Boris, (serie televisiva prodotta da Sky-Fox),[57] dove ha recitato nel ruolo di Mariano Giusti, un attore in crisi che nella sit-com interpreta il ruolo del Conte malvagio nella metafiction Gli Occhi del Cuore 2. Alcune di queste nuove parole sono, per esempio: antiproibizionale, cartone animale, psicoanale, sospensionismo e sopravvolare. Corrado Guzzanti Frasi Celebri dei comici di Corrado Guzzanti frasi famose, aforismi, citazioni e ancora Frasi Celebri dei comici di Corrado Guzzanti. Il 18 aprile 2001 fu premiato insieme a Fiorello agli Oscar Tv come personaggio maschile televisivo dell'anno.[46]. [18], Scritturato da Amurri-Brunetta-Dandini per partecipare alla loro nuova trasmissione Avanzi, la cui prima puntata fu trasmessa il 25 febbraio 1991, Guzzanti, abituato fino a quel momento al ruolo di semplice comparsa, si guadagnò in breve tempo la ribalta televisiva nazionale riproponendo il personaggio citato in precedenza, esperto nel produrre nuove pellicole partendo da film molto noti e stravolgendone in chiave satirica sia il titolo che la trama e i protagonisti. Nella stagione 1995/1996, fece il suo esordio in Mediaset nella trasmissione della Gialappa's band Mai dire gol, dove propose l'imitazione di Paolo Liguori, all'epoca direttore di Studio Aperto. Il comico lanciò nuovi e inediti personaggi, come il presentatore Pippo Chennedy, Gianfranco Funari, del quale caricaturò lo stile verbale, rendendolo ancor più rozzo e volgare, Romano Prodi, Walter Veltroni, Fausto Bertinotti (protagonisti questi ultimi dei numerosi contrasti dentro la coalizione di centro-sinistra del governo Prodi I) e il santone Quelo, profeta della nuova era informatica che si serviva di una connessione internet ante litteram per diffondere la parola di un semplice parallelepipedo di legno, simulacro di una divinità, proposto come l'unico mezzo per combattere e sconfiggere il dolore e la violenza imperanti nel mondo moderno. Fare satira è un «valore necessario» che deve proporre spunti di riflessione ad ogni persona, di qualunque corrente di pensiero o colore politico. ", Corrado Guzzanti ha partecipato per qualche anno al movimento dei girotondi, chiaramente di stampo antiberlusconiano, ma negli ultimi tempi si è limitato ad appoggiarlo da fuori conformemente all'idea che gli autori satirici non dovrebbero fare politica, ma solo criticare i suoi errori. [22][29], Guzzanti interpretò l'ex-collaboratore di Bettino Craxi in diversi sketch, in studio oppure registrati; celebre fu quello in cui il finto Intini tormentava una spaventatissima Francesca Reggiani uscendo di notte e all'improvviso dai luoghi più disparati, come cassonetti della spazzatura, frigoriferi e perfino vasi sanitari, rassicurandola che il periodo di Tangentopoli era terminato e che la politica italiana era cambiata, pronta a tornare più forte di prima. Divenuto famoso nel 1992 come comico di punta dello show televisivo Avanzi,[5] da allora Guzzanti ha partecipato a quasi tutte le trasmissioni satiriche di Serena Dandini, con la quale ha realizzato e prodotto programmi come Tunnel, Maddecheao', Pippo Chennedy Show e L'ottavo nano. [47], Dopo la fortunata parentesi della striscia satirica Il caso Scafroglia, riconosciuta come uno dei momenti migliori di Rai 3 e di tutta la televisione degli ultimi anni[48], Corrado Guzzanti concentrò i propri sforzi sulla lavorazione del suo secondo film. Per sintetizzare il concetto, nel 2007 Guzzanti ha detto: «Se l'unica cosa che ho da dire di Berlusconi è che è basso non faccio bene il mio mestiere...».[78]. Il libro è costituito non soltanto dalle espressioni tipiche pronunciate dal personaggio, ma anche da un lungo elenco di dialoghi, nei quali si alternano le domande rivolte al santone e le risposte "nonsense" di quest'ultimo, volutamente assurde o destinate a capovolgere la concezione comune dei fatti a proposito dei quali la macchietta viene interrogata (come quando afferma che «l'uomo non può discendere dalla scimmia; forse solo il bambino può scendere» da essa «se è molto grossa»). Ad esse si aggiungono quelle di Giampiero Mughini ed Umberto Bossi, quest'ultimo dipinto come un personaggio all'apparenza blasfemo e rivoluzionario, ma in realtà schiavo del mezzo televisivo e dei suoi padroni. [79], La censura non è un'esclusiva della televisione, ma viene applicata un po' da tutti i media, come per esempio i giornali. Chi ha il potere di censurare, spesso, si comporta come qualcuno che si arroga il diritto di «contestare un lavoro mal fatto»[78], ma non sa che la satira sfugge ad ogni contratto e i suoi connotati sono variabili, e non hanno limiti specifici. [78] Questo aspetto tecnico della satira è efficace in quanto porta il pubblico ad interrogarsi sulle reali ragioni che lo hanno indotto a sorridere, in questo modo si innesca un meccanismo interpretativo di codifica del messaggio che gli è stato comunicato. Ad accompagnarlo nel tour, l'amico e collega Marco Marzocca, che ha interpretato i ruoli dello schietto e risoluto Ermes Cassiodoro, del "picciotto" agli ordini del Mafioso e soprattutto -in una riedizione de Il caso Scafroglia- di Padre Federico, e la sorella Caterina, nei panni di una tormentata Mariastella Gelmini, di una Miss Italia ignorante e di un angelo mendicante dall'accento est-europeo.[64]. Come consuetudine, all'interno della custodia si trova, oltre al DVD, un libro di 76 pagine, dedicato alla memoria dell'autore televisivo Roberto Danè, preceduto da un'introduzione firmata dallo stesso Guzzanti, che ringrazia Serena Dandini per la collaborazione per i testi dello spettacolo e confessa che quest'ultimo è nato «più per necessità che ispirazione», dovendo «fronteggiare affitto e bollette». Altri detti, come «mettetevi il preservativo senza pronunciarlo» e «non rimandare a domani quello che puoi fare dopodomani», subiscono un semplice copia-incolla. Alcune di queste battute hanno dato luogo a forti polemiche, tra le quali: «Il Papa è un immigrato che ruba il lavoro ai Papi italiani! Fortemente esplicativo è l'esempio dell'imitazione di Gianfranco Funari, nella quale il movimento delle mani e delle dita è continuo e fedele all'originale. La vita sentimentale di Corrado Guzzanti è sempre avvolta da un'aura di mistero.Di sicuro, però, è tutt'altro che in «grossa crisi». [105] [87], Secondo l'attore, le responsabilità vanno ripartite in parti uguali tra Rai e Mediaset, che «impostano un modello di tv al ribasso»[79] in una concorrenza che non lascia spazio a digressioni creative, trasmettendo invece programmi «degradanti» per l'educazione dei ragazzi; a tal proposito, Guzzanti afferma che, se avesse un figlio, preferirebbe che guardasse cassette porno o che fosse un «teppistello» piuttosto che guardare in tv i reality show, ritenuti pericolosi perché «esercitano un'azione depressiva». Dagli esordi di Avanzi ad oggi, il lavoro di Corrado Guzzanti non è stato esente da critiche, da parte di politici, colleghi del mondo dello spettacolo e parte del pubblico televisivo. [96] Corrado Guzzanti si dichiara ateo: cfr. [78] La questione dell'imparzialità, quindi, non sussiste nell'ambito della satira, che non può essere slegata dalla critica sociale, la principale componente, ma non l'unica, che la differenzia dalla comicità. [78] Al contrario di quanto pensano la sorella Sabina e Beppe Grillo, per Corrado Guzzanti l'attività satirica non si deve prefiggere obiettivi di tipo politico, anche perché «con la satira non si spostano voti»[80] ed essa deve stare molto attenta al modo con cui si trasmette un messaggio, in quanto è reale il rischio di scivolare nell'ambiguità ed essere criticati per una parolaccia o per un giudizio troppo pesante. 2.700.000 euro I.V. L'approccio di Guzzanti al proprio lavoro è molto scanzonato; benché fare umorismo sia arte, l'attore concepisce la comicità come la capacità di divertire gli altri e se stessi: egli è un «clown dei nostri tempi, capace di strappare sempre e comunque una risata». [36] Tornò poi al teatro Jovinelli, dove lavorò ancora una volta insieme alla sua più importante collaboratrice, Serena Dandini, da poco nominata direttore artistico della stessa struttura. e sostenendo l'anno dopo Walter Veltroni per la sua intenzione di smuovere la sinistra dall'immobilismo e di «inventare qualcosa di nuovo». Corrado Guzzanti prepara ogni sua interpretazione con grande cura dei dettagli; ogniqualvolta Guzzanti lavora alla costruzione di un nuovo personaggio (seguendo un metodo caro a molti colleghi imitatori), per approfondirne le dinamiche mentali - con l'intento di una vera e propria ricerca psicologica - ne studia attentamente le registrazioni, così da svilupparne al meglio la personalità. Questo libro (l'ultimo scritto da Guzzanti per Baldini & Castoldi), è frutto di un sostanziale rimescolamento dei contenuti di La seconda che hai detto!, l'"antologia di Quelo" pubblicata nel 1997. L'incongruenza più evidente riguarda l'ultima parte del copione, il quale narra il dialogo tra il poliziotto e Quelo che manca invece nel DVD, la cui ultima scenetta ha come protagonista Lorenzo che tenta col suo stile inconfondibile di superare con un voto positivo l'interrogazione di Dio per avere in premio una donna con la quale ripopolare il mondo; infatti il personaggio era rimasto l'unico sopravvissuto del genere umano dopo che si era scatenato sul pianeta il diluvio universale. Promuovo Crozza e I soliti idioti», Dopo i politici il Nano scherza su Padre Pio, Berlusconi contro Rockpolitik: nuovo attacco da tv e stampa, Ricci boccia Fazio e Guzzanti Chiudere Striscia? Manuale pratico per lo spettatore di teatro, cinema e televisione, Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, David di Donatello per la migliore canzone originale, La concessione del telefono - C'era una volta Vigata, La TV delle ragazze - Gli Stati Generali 1988-2018, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Corrado_Guzzanti&oldid=117406943, Conduttori televisivi di Rai 3 degli anni 1980, Conduttori televisivi di Rai 3 degli anni 1990, Conduttori televisivi di Rai 3 degli anni 2000, Conduttori televisivi di Rai 2 degli anni 1990, Conduttori televisivi di Rai 2 degli anni 2000, Conduttori televisivi di Italia 1 degli anni 1990, Studenti della Sapienza - Università di Roma, Errori del modulo citazione - citazioni con URL nudi, Errori del modulo citazione - errori nel parametro URL, Errori del modulo citazione - pagine con errori in urlarchivio, Voci con modulo citazione e parametro pagine, Voci biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. [52] Guzzanti, regista e voce narrante del film (con il tipico stile di narrazione usato dai commentatori dei cinegiornali della EIAR del periodo della dittatura), aveva sfruttato le peripezie dei protagonisti per un'analisi finale delle reali differenze tra il regime di allora e la situazione politica corrente, sintetizzandola con le seguenti parole:[53], «La dittatura è un sistema per opprimere il popolo. Fin dall'infanzia ha avuto la passione della musica classica e uno dei suoi compositori preferiti è Gustav Mahler,[14] mentre la musica leggera l'ha conosciuta relativamente tardi. Tuttavia, sui siti specializzati si può trovare una "scheletrica" scheda della pellicola in questione[41], che avrebbe dovuto trattare la crisi di ideali della società italiana nel passaggio dal secondo al terzo millennio. Come secernere agli esami (con VHS), Corrado Guzzanti: "Oggi in tv solo comici di consumo", E l'«Ottavo nano» prende di mira i silenzi in tv, Gli spezzoni di Fascisti sui Marte trasmessi all'interno del Caso Scafroglia, Teatro: 'Recital' di Corrado Guzzanti fa tappa a all'Auditorium di Roma, info varie riguardo al programma Maddecheao, Dati dell'Agcom sulla sproporzione di notizie a favore del PDL, rispetto a tutti gli altri partiti, nell'informazione del TG4, Il "papa" di Fatti e misfatti: la Gialappa's mi offende, Al "Pippo Chennedy Show" di Rai 2 Guzzanti "travestito" da Bertinotti, Corrado Guzzanti e Serena Dandini in anteprima nazionale mercoledì 11 luglio a piazzale Michelangelo, Scheda di Millenovecentonivantadieci in DVD, Informazioni sulla carriera di Sabina Guzzanti su MyMovies, Il duetto chitarra & risate c'è Britti con Guzzanti, Torna la satira di Corrado Guzzanti con il caso Scafroglia in dvd, Guzzanti e i suoi camerati: anche nello spazio c'è lo spettro di B, Dandini: noi, Robin Hood della tv rideremo anche della sinistra, Le date del nuovo tour teatrale di Guzzanti, Le date della seconda parte del nuovo tour teatrale di Guzzanti, Il corpo e la lingua così recita il satirico, Corrado Guzzanti - Facciamoci la tv che ci piace, Corrado Guzzanti torna in tv: con la satira non si spostano voti, Corrado Guzzanti: oggi in tv solo comici di consumo, Corrado Guzzanti: odio il trash, ma salvera' la tv, Tv, giornali e politica: Guzzanti a tutta satira, Da Guzzanti a Fabiani 400 firme per Zingaretti, Bossi-Hannibal tagliato via la battuta su Ciampi, Dal Wikizionario, il dizionario a contenuto aperto, Guzzanti: «Il mio sogno è un Sanremo sadico. L'esordio in qualità di attore teatrale avvenne l'anno successivo, quando ottenne una parte nello spettacolo Il fidanzato di bronzo, prodotto dalla sorella e da David Riondino;[16] entrato nel gruppo comico di Valentina Amurri, Linda Brunetta e Serena Dandini nel 1989,[17] debuttò in televisione all'interno della trasmissione Scusate l'interruzione, dove portò in scena il suo primo personaggio, il regista di film horror Rokko Smithersons. Oltre a questi si ricorda anche Vulvia, bionda e maggiorata presentatrice dell'immaginario canale di approfondimento culturale Rieducational Channel, tormentata dalla passione per gli imbuti (storpiati in 'mbuti). Per questo motivo è inutile chiedere ad un autore satirico di colpire indifferentemente a destra e a sinistra, poiché in questo campo non avrebbe senso «intavolare trattative per concordare una prestazione graduale di se stessi». I personaggi di Corrado Guzzanti possono essere divisi in due categorie principali: da un lato le creazioni originali, quali il regista Rokko Smithersons, l'istrionico e "coatto" adolescente tifoso romanista Lorenzo, riproposto in Aniene in età matura con il figlio consumista e tifoso laziale, il santone Quelo, la procace conduttrice Vulvia, il gerarca fascista Barbagli, il poeta Brunello Robertetti, il cardinale Pizzarro e il dottor Livore, dipendente da psicofarmaci e perennemente perseguitato dall'"olio de mamma", causa di una forte crisi di coppia con la moglie abruzzese; dall'altro le imitazioni di personaggi reali, come Gianfranco Funari, Fausto Bertinotti, Francesco Rutelli, Giovanni Minoli, Emilio Fede, Antonello Venditti, Gabriele La Porta, Umberto Bossi, Romano Prodi, Giulio Tremonti, Gianni Baget Bozzo, Enrico Ghezzi, Edward Luttwak, Walter Veltroni e Vittorio Sgarbi. Si potrebbe spiegare come «espressione di giudizi critici su qualunque aspetto della società attraverso il linguaggio dell'umorismo, in tutte o in una qualunque delle sue declinazioni, grafica, letteraria, musicale o attoriale». In quell'edizione del programma Guzzanti portò in scena anche il suo cavallo di battaglia Lorenzo ed Emilio Fede, con l'imitazione del quale il comico interveniva in trasmissione mediante collegamenti con lo studio del finto Tg4; al suo fianco l'immancabile Michelino (Marco Marzocca), un tenero bambino di otto anni figlio di Vittorio Cecchi Gori, rapito dallo stesso Fede per costringere l'imprenditore a cedere a Mediaset i diritti di trasmissione in esclusiva delle immagini delle partite di calcio. Lutto cittadino a Roma, oggi, per le esequie di Gigi Proietti. Dieci anni di irresistibile comicità, Era polare. Fascisti su marte è il titolo del cofanetto edito dalla BUR nel 2007 e contenente, nello stesso formato delle opere precedenti di Guzzanti, un DVD (il film Fascisti su Marte uscito al cinema l'anno precedente) e un libro di 48[74] pagine con numerose foto del set di registrazione e le bozze originali realizzate dall'addetto alla cura degli effetti speciali. Il libro di Quélo e di altra gente in grossa crisi, Lorenzo e la maturità. I fumetti preferiti della sua adolescenza erano quelli pubblicati su Métal Hurlant. Lorenzo e la maturità. Per la stagione 2008/2009 del programma televisivo Parla con me era prevista la sua partecipazione saltuaria alla trasmissione[60], realizzatasi solo in una delle ultime puntate della serie, quando è stato mandato in onda un nuovo sketch di Romano Prodi[61][62], tratto direttamente dallo spettacolo teatrale, dal titolo Recital, che ha impegnato Guzzanti dal 3 aprile al 16 maggio 2009[63] in ventiquattro tappe in giro per l'Italia centro-settentrionale e durante il quale ha portato dal vivo nuove gag dei personaggi e delle parodie che lo hanno reso più noto al pubblico televisivo. Sempre nell'analisi della situazione, Guzzanti arriva a considerare l'ignoranza come caratteristica onnipresente nei programmi televisivi e che «da handicap è stata promossa a modello di vita».[88]. Il celebre comico, infatti, è stato fotografato in vacanza sul litorale romano. All'inizio del 1999 Guzzanti scrisse il copione di un film drammatico dal titolo Und1c1 8ttavi, ma il progetto si arenò e non fu avviato alla produzione. C.F E P.IVA reg.imprese trib. Lo spettacolo fu preparato nel 1995 e portato in scena nei teatri di tutta Italia l'anno successivo fino all'inizio del 1997.[31]. Il buon esito di questo primo approccio segnò l'inizio della carriera artistica di entrambi. Nel 1996, Corrado Guzzanti attaccò pubblicamente le trasmissioni televisive della domenica pomeriggio (non citò testualmente Domenica In e Buona Domenica, benché si riferisse chiaramente ad esse), accusandole di generalizzazione; contemporaneamente, invitò le produzioni ad insistere su trasmissioni di satira per contrastare il monopolio dei programmi citati in precedenza, facendo i complimenti a Fabio Fazio per il suo Quelli che il calcio. A prendere le difese dei comici furono anche Pier Luigi Celli e Roberto Zaccaria, mentre le critiche più aspre provennero da Mario Landolfi, il quale parlò apertamente di «dileggio religioso» e ricordò il detto popolare «scherza con i fanti ma lascia stare i santi». Il libretto che si trova all'interno della confezione è di 111 pagine e contiene diversi copioni dei testi originali scritti da Guzzanti.[70]. [22], Successivamente, nel mese di giugno Serena Dandini e Corrado Guzzanti realizzarono un altro programma, Maddecheao': come secernere agli esami. [28], Nello show il comico non si limitò a riproporre i vecchi personaggi (Rokko Smithersons e Lorenzo), ma focalizzò la sua attenzione sullo stato della politica italiana e sull'imminente "discesa in campo" dell'imprenditore italiano Silvio Berlusconi. Imbuti è il titolo del quinto libro di Guzzanti, il primo ad essere corredato di un supporto video (formato VHS) montato direttamente dal comico, contenente le performance più divertenti dei personaggi portati in televisione negli ultimi dieci anni - da Avanzi a L'ottavo nano: Rokko Smithersons, Vulvia, Brunello Robertetti e le parodie di Antonello Venditti, Francesco Rutelli e altri ancora. Infatti, Corrado Guzzanti non risparmia critiche neppure al settore dell'informazione giornalistica, prigioniera delle segreterie dei partiti e condizionata eccessivamente da motivazioni economiche. Il 23 novembre 2003, durante la serata di solidarietà verso Sabina Guzzanti per la censura del suo programma televisivo Raiot, tenutasi presso l'Auditorium di Roma, salì sul palco vestito da Barbagli e criticò aspramente alcuni dei provvedimenti attuati dal governo Berlusconi II, tra cui la legge Cirami e il lodo Schifani.[97].