Soprattutto abbiamo incrociato tante vite, a volte spezzate o ferite, e da questi incontri ne siamo usciti cambiati, cresciuti e arricchiti. Nel tempo, per venire incontro a una complessità sempre maggiore sia dei bisogni che delle risposte date, si è resa necessaria la creazione di più soggetti giuridici, facenti però tutti capo al gruppo Comunità Emmaus. È una nuova creazione in quanto dà un nuovo significato ad ogni cosa creata. In questo anno dello Spirito stiamo ricevendo tanti doni, sembra quasi che il Signore abbia voluto fare di questo anno un tempo di grazia. E questo, insieme al timore dei sinedristi, ci ha molto avviliti. La casa di accoglienza è dedicata a Maria, “Madre della vita”: da molti anni, ogni giorno, quando recitiamo l’Angelus nella preghiera di mezzogiorno, invochiamo la Vergine con questo titolo. questa e' la famiglia di gesu' 1.doc questa e' la famiglia di gesu' 2.doc gesu' fa la volonta' del padre suo.doc c'e' molta genteintorno a gesu'.doc gesu' guarisce e dona vita.doc voi chi dite che io sia.doc andiamo incontro a gesu'.doc ave maria piena di grazia.doc oggi e' nato per noi il … Perché nell’ Emmaus di Alessandro Baricco d’ intelligente materiale per creare una narrazione di grande spessore ce n’ era in ogni pagina. Il Vangelo di oggi ci porta al termine del giorno di Pasqua. In quei due discepoli – dei quali è riferito solo un nome, Cleopa (ossia Cleopatro) – è rispecchiata la vicenda di tutti i credenti. Lettera di Amicizia - Maggio 1998. La morte e la prova non sono la fine, ma un pas-saggio, un transito. Mission della Cooperativa è quella di favorire sul nostro territorio l’integrazione sociale e la qualità della vita dei soggetti più fragili attraverso la gestione diretta di servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi nell’area delle dipendenze. Nel tempo, abbiamo contribuito a dare vita alla Cooperativa Crisalide, attiva nell’area della prevenzione con un’attenzione particolare agli adolescenti e alla famiglia e la Cooperativa Piccolo Principe, impegnata nel fronteggiare in modo innovativo e sperimentale le vecchie e nuove forme di dipendenza. Il peso e la fatica sarà abbondantemente ricompensato dalla gioia. La resurrezione di Cristo rappresenta il compimento di quanto nell’Incarnazione era annunciato come profezia. La Casa è oggi un Centro Diurno che accoglie minori segnalati dai servizi sociali del territorio, offre supporto alle funzioni genitoriali e lavora in rete con la scuola e le altre agenzie educative. Per fare ciò, la Cooperativa promuove spazi socio-educativi residenziali e/o diurni e servizi alla persona secondo i principi di mutualità, solidarietà, democraticità e sussidiarietà e promuove progetti innovativi con particolare attenzione ai bisogni emergenti non adeguatamente e tempestivamente affrontati degli Enti locali e dai servizi pubblici. Comprendete allora che la battaglia non si vince con i mezzi umani ma con quelli che solo il Signore può comunicare a quanti si fidano di Lui. Una famiglia per tutti. “In Cristo Risorto tutta la vita risorge” (Prefazio pasquale), in Lui ogni uomo ritrova il coraggio di vivere, scopre la straordinaria bellezza della vita e impara a stare nella gioia anche quando la sofferenza rende più oscura e faticosa l’esistenza. In Cristo tutto acquista un significato nuovo, ogni cosa è rivestita di luce. È una storia che comincia agli inizi degli anni ’90 quando abbiamo scelto di servire la cultura della vita e di difendere i diritti dei bambini non ancora nati. La casa fa parte di un cammino che faticosamente abbiamo percorso in questi anni. Il termine Shekinàh era diventato così sacro da essere utilizzato anche designare Dio stesso e per questo non veniva pronunciato per rispettare l’assoluta trascendenza di Jhwh. E qui si potrebbe riprendere e sperimentare la famosa intuizione di Sant'Ambro-gio: “felie olpa”. Luca 24:13-53: I discepoli di Emmaus 13 Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14 e conversavano di tutto quello che era accaduto. Quella dei discepoli di Emmaus è la narrazione evangelica dove il Risorto guarisce gli occhi dei discepoli incapaci di vedere, la mente di comprendere, il cuore di bruciare. Abbiamo iniziato a lavorare nell’ambito delle tossicodipendenze – col primo nucleo di accoglienza situato a Lovere, poi a Castelli Calepio (Gandosso), infine a Chiuduno – poi abbiamo rivolto il nostro sguardo alle persone con HIV/AIDS – sono nate Casa San Michele, il progetto Vivere al Sole e Casa Raphael – successivamente, abbiamo sviluppato iniziative per bambini e famiglie in condizioni di fragilità – con SaraCasa (ora gestita direttamente da Caritas Diocesana) e CasaChiara. Si può ipotizzare che uno dei discepoli di Emmaus fosse una donna? 5 aprile 1945. Attualmente l’Associazione gestisce direttamente, nell’area HIV/AIDS: Casa San Michele: casa alloggio, a valenza sociale, che ospita persone con HIV, anche provenienti dal carcere o da condizioni di marginalità sociale, con progetti personalizzati di recupero dell’autonomia psico-fisica e di reinserimento. Ad ognuno è affidato il proprio mandato, inviati speciali per una precisa e determinata funzione. Ognuno di noi è stato creato per la “sua” missione. Nell’area minori e famiglia, l’Associazione gestisce infine: CasaChiara: progetto socio-educativo di accompagnamento a minori e famiglie in difficoltà con finalità di tutela e protezione e con l’obiettivo di individuare risposte educative ed assistenziali personalizzate in collaborazione con i servizi del territorio. La vicenda e la figura di Gesù di Nazareth rievocata attraverso la conversazione tra vari personaggi all’interno di una locanda del tempo con «Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Senza la preghiera non possiamo rispondere alla chiamata e non abbiamo la forza di rimanere fedeli. Invito ogni comunità a pensare ad alcune iniziative per raccogliere fondi, questo impegno è un segno di condivisione e nello stesso tempo favorisce in ciascuno di voi l’appartenenza all’ideale. La Shekinàh dunque ricorda che Dio si fa vicino, frequenta il suo popolo, cammina con lui. La Cooperativa opera inoltre secondo un proprio codice di autodisciplina interno denominato Codice Etico. L’inaugurazione della casa di accoglienza, dedicata a “Maria, Madre della Vita”, rivela compiutamente l’ideale che desideriamo vivere: seguire Gesù Maestro e Servo. In questi mesi, sia pure in tono minore, abbiamo continuato a fare colloqui con mamme che avevano intenzione di abortire. Angelo G. Uno era certamente un uomo: il nome greco Kleopàs (Lc 24,18) è una forma abbreviata di Kleòpatros (forse subentrato al semitico Klopàs, che troviamo anche in Gv 19,25), dell’altro discepolo Luca non dice nulla. La Cooperativa opera nell’ambito degli inserimenti lavorativi e si propone di offrire un’occasione di crescita e di sperimentazione, attraverso il lavoro, per le persone escluse dai circuiti lavorativi ufficiali a causa dei propri vissuti di disagio e devianza sociale o delle proprie condizioni psicofisiche. Solo così si costruisce la Chiesa di Dio. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito. Ma una rondine non fa primavera, la presenza di questa casa deve diventare il nucleo dinamico di una rete di famiglie che s’impegnano a vivere una solidarietà quotidiana ed eroica. L’Associazione Comunità Emmaus, presente nel territorio bergamasco dal 1976, è stata fondata da Don Giuseppe Monticelli, sacerdote diocesano bergamasco, e da un gruppo di giovani volontari. La parola Shekinàh letteralmente significa abitazione, essa richiama la tenda del nomade e perciò fa riferimento anche alla tenda del convegno, quella tenda “posta fuori dell’accampamento” in cui Mosè incontrava Dio (Es 33,7). Testi del Vangelo della Messa Crismale (Lc 4,16-21) e della Messa vespertina di Pasqua (discepoli di Emmaus - Lc 24,13-35) secondo la nuova traduzione, con la grafica dei nuovi lezionari, utili per essere inseriti all'interno dell'evangeliario. Sabato 8 giugno 2013 alle ore 21 presso il salone parrocchiale della Santa Famiglia è in programma il Musical “La locanda di Emmaus” promosso da giovani e ragazzi della Parrocchia. La preghiera e la carità si uniscono in un’unica storia, diventano una sola voce. Per ulteriori informazioni o per scoprire come modificare la configurazione leggi, L’Avvento per i giovani della Fraternità di Emmaus è iniziato con il cenacolo…, Potevano mancare i cenacoli al tempo della pandemia? Con la tua donazione puoi sostenere le attività e i progetti di Comunità Emmaus. In formato pdf. ancora la bellezza del Vangelo e per vivere la gioia pasquale. I discepoli di Emmaus sono in cammino, incrociano Gesù ma non lo riconoscono subito, gli propongono di restare lì, con loro, lo riconoscono nel momento della condivisione del pane. Anche la tragedia allora può essere raggiunta da barlumi di Non sappiamo dove sia Emmaus, quel nome è un simbolo di tutte le nostre strade, quando qualcosa sembra finire, e si torna a casa, con le macerie dei sogni. La Provvidenza non ha mancato di manifestarsi in modo concreto e certamente farà ancora sentire la sua voce. I discepoli, nel camminare con quello sconosciuto hanno dovuto prima aprirsi alla sua compagnia, poi al suo ascolto, al dialogo, poi all’ospitalità e alla tavola, alla condivisione, in ultimo gli si sono aperti gli occhi a una visuale diversa, a un progetto diverso, a una prospettiva nuova. Tutto il loro smarrimento l'avevano confidato anche a lui. Alla scheda della celebrazione si allega, per famiglie dove ci sono bambini, un disegno da colorare (PDF da scaricare); oppure una immagine d’arte(PDF da scaricare) relativa all’episodio evangelico dei discepoli di Emmaus. Tutto questo per noi è una scoperta sempre nuova, quando la Sentinella ha cominciato a muovere i primi passi non avevamo alcuna intenzione di aprirci alla carità, ma il Signore ci ha guidato per sentieri imprevedibili e ci ha fatto comprendere che l’accoglienza e la condivisione sono una via necessaria per chi vuole camminare nella santità. (…) Da Cristo attraverso la Chiesa, il matrimonio e la famiglia ricevono la grazia necessaria per testimoniare l'amore di Dio e vivere la vita di comunione. Dimensioni: 195 x 139 cm). Perché nell’Emmaus di Alessandro Baricco d’intelligente materiale per creare una narrazione di grande spessore ce n’era in ogni pagina. ... Ai due discepoli, e a noi. Dio interviene con potenza nella storia umana, comunica al Figlio lo Spirito e dona una vita nuova. Percorso per la famiglia. La veglia di Pentecoste quest’anno, dedicato allo Spirito, sarà particolarmente solenne: in quell’occasione Giovanni Paolo II ha convocato tutti i movimenti a Roma per ritrovare attorno all’unico fuoco la gioia di costruire l’unica Chiesa attorno all’unico Pastore. In questa storia abbiamo anche incontrato la complicità di chi non vuole essere coinvolto, di chi non è disposto a rischiare nulla per salvare la vita di un altro; e l’indifferenza di quanti non vogliono prendere posizione e si nascondono dietro il fragile velo del segreto professionale. A Lei che ha accolto il Verbo fatto carne, chiediamo di custodire questa scintilla di vita nuova che il Signore ha acceso nella nostra storia; a Lei, madre dell’Eterno Figlio, chiediamo la grazia di accogliere tutti i fratelli come veri figli dell’unico Padre; a Lei affidiamo fin d’ora tutti coloro che busseranno alla nostra porta. Per i fanciulli, come per la famiglia e la comunità seguire Gesù è celebrare la Pasqua con lui; riconoscerlo, come i discepoli di Emmaus, vicino e presente nel segno più grande che egli ci ha lasciato; accoglierlo come pane di vita. Abbiamo riconosciuto nei volti di molti il bisogno di realizzare il proprio progetto di vita buona, insieme agli altri uomini, a partire dal limite e nonostante le contraddizioni e le fatiche, che sono costitutivi dell’uomo. Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la vostra esperienza. E il più anziano dice all'altro, che avrà un trentacinque anni al massimo: «Credi che è stato meglio fare così. Anche qui cerchiamo di custodire il legame tra la preghiera e la carità. Il tutto avviene nella convinzione che l’ambiente di lavoro, soprattutto quando caratterizzato da rapporti interpersonali basati sulla disponibilità sociale e sulla solidarietà umana, costituisca un ambito privilegiato di socializzazione e un’occasione ideale per il superamento del rischio di marginalità sociale. È un incontro che dà la misura concreta della resurrezione di Gesù, del suo stile. I responsabili della casa di cura in cui la ragazza si trova attualmente, erano tenacemente convinti che il bambino sarebbe nato malformato e che in ogni caso avrebbe causato altri danni alla già debole psiche della donna. Il racconto che l’evangelista Luca ci tramanda è molto suggestivo perché ci trova estremamente coinvolti nella nostra realtà di gente sempre in cammino. Intanto, un misterioso viandante si era accodato ad essi lungo la strada. Il mondo del viaggio porta con sé molte certezze e, nello stesso tempo dubbi, perplessità, incertezze, interrogativi, desideri. Questo sussidio è particolarmente adatto in per i bambini impegnati nei cammini di iniziazione cristiana (6-11 anni), ma potrebbe essere un buono strumento per tutti i membri della famiglia. Insomma fu condannato alla Croce e vi morì. Il nome Comunità Emmaus si rifà al racconto del vangelo di Luca ed è stato scelto e posto come punto di riferimento del nostro operare in tutti questi anni. Perché io sono Clofé figlio di Clofé e questo è Simone, ambedue di Emmaus, e parenti perché io sono lo sposo della sua prima figlia, e discepoli del Pro­feta eravamo. Cittadella della Carità - Via Adriana, 18 - Angri (SA), © Fraternità di Emmaus - cf 94050700650 - Informativa privacy - Informativa cookie. Dio stesso per mezzo del profeta annuncia la sua presenza: “Io sono il Santo in mezzo a te” (Os 11,9). Ma noi sappiamo che ogni bambino è un dono di Dio, anche quello che porta nella carne le stigmate del Signore. Tutti possono dare una mano, ciascuno secondo le sue possibilità. E poi, chi ci assicura che un aborto procurato quando la gravidanza è già entrata nel quinto mese non produrrà comunque turbe psichiche alla madre? Ci scontriamo con i ... Famiglia, Serve di Nazareth. Essa è nata grazie all’impegno e alla passione di tanti amici. 63. L’evento della passione e morte di Gesù aveva sconvolto tutti, a cominciare da chi l’aveva seguito, ma la Sua resurrezione era la Notizia stupenda, inattesa del giorno… come dovrebbe essere per il credente, pensando che ci attende un giorno la nostra resurrezione. Carissimi amici, il tempo di Pasqua ci invita a gustare la gioia della fede, a vivere con la certezza che Dio è presente nella nostra storia e accompagna i nostri passi. È questa presenza che dona un volto nuovo alle cose e permette di scoprire il mistero nascosto in ogni evento. Nessuno al mondo avrà la mia stessa missione, nessuno la tua, perché nessuno è me a parte me, e nessuno è te a parte te: questo ci rende unici agli occhi di … Oltre all’Associazione, che attualmente gestisce servizi per persone con HIV/AIDS e progetti socio-educativi per minori e famiglia, è stata fondata la Cooperativa Comunità Emmaus (inizialmente chiamata Cooperativa Arcobaleno) impegnata prevalentemente nell’area delle dipendenze e la Cooperativa Memphis che promuove inserimenti lavorativi di persone con svantaggio sociale. Nel nostro cammino, abbiamo incontrato tante persone che hanno condiviso i nostri progetti, a volte un po’ azzardati, e sognato con noi un mondo migliore. Michelangelo da Caravaggio, La cena in Emmaus; dipinto per Ciriaco Mattei nel 1601-02. National Gallery, Londra. Vivere al Sole: progetto che agisce su due fronti, quello della prevenzione/promozione della salute e quello dell’attenzione sociale ed educativa verso chi contrae l’infezione ponendosi a fianco delle persone con HIV, offrendo spazi di ascolto e di counselling, fornendo informazioni sui servizi territoriali e supporto di natura giuridica, sociale e psicologica, mantenendo un’attenzione privilegiata ai bambini e alla famiglia. La tela riporta una scena narrata nel Vangelo di Luca (Luca 24, 30-31) in cui, il terzo giorno dopo la Crocifissione, due discepoli di Gesù che lo incontrano sulla via di Emmaus non lo riconobbero: “Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.